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Totti e Blasi, miserie e viltà di una favola triste

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Si attendeva con una certa impazienza di sapere chi avrebbe ceduto per primo, perché va bene voler far finta di tenere un nobile atteggiamento e di impegnarsi a proteggere i figlioletti che comunque chissà quante già ne hanno viste. Di solito cede il più fragile e vendicativo, affinché potersi descrivere come Cosetta la Piccola Fiammiferaia di Andersen, o addirittura la Principessa Diana, che raccontò alla televisione di un marito tipo Enrico VIII (oggi comunque re Carlo III con altra consorte e regina).

E infatti non è stata la Blasi che ha un’aria sicura, a rompere il virtuoso silenzio, ma il Totti, l’uomo, il gentiluomo, l’eroe, il capitano della Roma. Il campione dei campioni, il grande, il marito, il cornificante, il cornificato, il babbo: che sentitamente ringraziamo per averci distratto, anche se non per poche ore, da una Meloni che non sta zitta un secondo trascinandoci storditi nel buio come fosse il Pifferaio Magico. L’impervia impresa l’ha mirabilmente condotta Aldo Cazzullo per il Corriere della Sera, gettando nel panico non solo i fan del calciatore come se calciasse ancora, ma anche gli abili ladri stradali di Rolex visto che Ilary, veloce come il demonio, ha confiscato quelli dell’ex marito da una (immagino di molte) cassetta di sicurezza; e pure le commercianti del vintage, pensando a tutto quel ben di dio, un tesoro di borse certamente firmate, forse anche numerate e chissà dove nascoste da Francesco.

Pare che esistano separazioni eleganti, tutti d’accordo anche i figli perché insieme si stava peggio e soprattutto poi c’è denaro per tutti che alla fine è quel che conta. Quindi almeno lei, la mamma in via di divorzio, poteva accontentarsi della figura non del tutto esemplare sfuggita con l’intervista al pover’uomo evidentemente molto agitato. Invece no, semizitta per ora ma minacciosissima per le prossime: dirà tutto a Verissimo! Alla Toffanin! che per il suo popolo,  credo, conti più di un quotidiano (di carta poi!) e di una sua grande firma. E poi, thriller!  In questi  ultimi anni, dice, lei ha visto cose, evidentemente spaventose, che se le dicesse, rovinerebbero una cinquantina di famiglie! Cose in combutta con Totti? Totti e suoi cinquanta tradimenti che guai se lo venissero a sapere cinquanta mariti? O quali altre diavolerie tottiane, da parte di un uomo che pareva un angelo prima di incontrare la sua seduttrice rovinafamiglie?

Non si capisce perché coppie che passano la vita a separarsi e farsi dispetti poi pretendano che ci sia chi abbia il dovere di vivere quella che viene chiamata erroneamente una fiaba (e la strega dove la metti, e pure l’orco) che tra l’altro sarebbe così soporifera che neppur le corna aiuterebbero. Non è stato il caso di Blasi e Totti, e forse in quasi tutti gli amori, anche i più riusciti, c’è il momento di squallore, miseria umana, odio, cose di cui arrossire  per sempre: come la desolazione di una terza persona paraninfa, in questo caso dei tradimenti di Ilary, cioè la parrucchiera Alessia; già antipatica la cosa, misero il Totti a rivelarlo al popolo. Il Totti delle meraviglie sul campo che spia nel telefono della moglie, poi si dà da fare per scoprire con chi lo sta tradendo, uno che per di più a lui non piace. ‘E forse ce ne sono altri…’ 

Che le coppie si tradiscano non è una rarità ma in questa storia c’è una differenza: di solito chi è, o si racconta come vittima della separazione, è la donna, anche se carnefice, questa volta è lui, il maschio, che lamenta oltre alle corna, la propria fragilità, l’indifferenza della sposa, la crudeltà del fato. La fine del suo glorioso mestiere, la paura poi del nulla, ‘ma io soffrivo da tempo’, poi ‘è morto papà mio’ di Covid, poi il Covid l’ha preso lui, violento, e ‘lei non c’era, quando avevo più bisogno’, e frequentava altri uomini ‘un po’ troppo da vicino’,  Si è tenuto tutto  dentro… ha mandato giù…soffriva come un cane…è caduto in depressione…non era più lui…ne è uscito grazie a Noemi…ha negato lui, ha negato lei, le corna le hanno negate tutti e due, poi finalmente si sono detti: ebbene sì, ti ho fatto becco/a.

Come tutte le coppie in guerra che se ne fanno di ogni colore anche davanti ai figli, in quanto genitori di Christian, 17 anni, Chanel 15, Isabel 6, i due hanno un solo pensiero, proteggerli dall’orrendo casino in cui li hanno sprofondati: babbo raccontando al mondo che mamma va a letto con altri, mamma  in attesa di chissà che sfracello, fa le tagliatelle con nonna. Ma quale terribilissima arma ha in mano Ilary? Cosa teme Totti? Perché non ce l’ha fatta a stare zitto? Proibiti i sondaggi politici, emozionateci con quelli su questa storia.    

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