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Le visite nei portali in odor di Russia e le incursioni nelle piattaforme dove vengono vendute armi, droga e documenti. Tra un videogioco online, un sito porno, un’esfiltrazione di dati dai server del ministero di Giustizia, il 24enne palermitano arrestato a Roma per aver rubato dati sensibili trovava anche il tempo di entrare nelle stanze virtuali frequentate e gestite dai cybercriminali.