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Tre Regioni verso l’arancione da lunedì prossimo

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Il numero dei casi sale a causa di Omicron e aumentano anche i ricoveri. La variante provoca una malattia meno pesante, soprattutto perché incontra una popolazione molto vaccinata, ma comunque sta facendo crescere il numero dei ricoverati. Ieri negli ospedali sono state ricoverate 577 persone, l’altro ieri 491.

I numeri alti fanno crescere l’indicatore dell’occupazione dei letti ospedalieri, che ormai da mesi è quello che viene utilizzato per stabilire il colore nel quale inserire le Regioni. La zona gialla ormai coinvolge gran parte del Paese ma ci sono anche Regioni che da lunedì prossimo andranno in arancione, perché giovedì (il giorno precedente alla riunione della Cabina di regia) avranno il 30% di occupazione dei letti ordinari e il 20% di quelli di intensiva. Ha già superato le due soglie la Liguria e sono a un passo dal farlo la Calabria (al 30,6% e 17,2%), le Marche (23,3% e 25,8%). Queste sono le realtà che hanno già superato la soglia di almeno uno dei due indicatori. La Provincia di Trento, che era ieri al 21,9% e 25,4%, oggi ha visto un calo di ricoveri quindi sarebbe fuori pericolo. Poi ci sono quelle un po’ più indietro, cioè che hanno ancora dati da giallo sia per quanto riguarda i letti ordinari e le intensive. Si tratta di Friuli Venezia Giulia (24,1% e 17,1%), Piemonte (23,2% e 17,8%). Un po’ più indietro la Lombardia, che ha il 20,5% nei reparti ordinari e il 14,3% in terapia intensiva, quindi non cambierà colore subito.

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Secondo Agenas, l’agenzia nazionale sanitaria delle Regioni, la media italiana dell’occupazione delle terapia intensive è salita al 15%, crescendo in un giorno dell’1%. Quella dei reparti ordinari è salita al 19%.

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03 Gennaio 2022

Con le nuove regole nazionali, come l’obbligo di mascherina all’aperto, non ci sono più differenze tra la zona bianca e la gialla. Quella arancione invece ha ancora più restrizioni rispetto alle altre due, e riguardano soprattutto l’obbligo di Super Grenn Pass.

Chi è senza certificato verde può spostarsi con mezzo proprio solo all’interno del proprio Comune.Ci si può recare in un altro Comune o fuori Regione solo per motivi di salute, necessità, lavoro o per usare servizi non disponibili nel proprio territorio. La regola non vale per chi vive in Comuni da meno di 5 mila abitanti, che posssono muoversi comunque fino a 30 chilometri di distanza.

Sono diverse le regole per lo sci. In zona arancione si sale solo con il Super Green Pass sugli impianti di risalita. Così il certificato rafforzato diventa necessario per ottenere lo skipass. In realtà la misura è tra quelle che a partire da lunedì prossimo sono state estese dal governo in tutto il Paese. E così anche in zona bianca e gialla varrà la stessa regola.

Non si puà mangiare ai tavoli di bar e ristoranti di strutture ricettive nemmeno all’aperto, se non si ha il Super Green Pass. In zona bianca e gialla invece basta il certificato verde base.

Per tutte le attività sportive, comprese le piscine all’aperto e l’accesso agli spogliatoi ci vuole il Super Green Pass.

Gli spostamenti con gli scuolabus sono possibili solo con il Green Pass per i giovani di più di 12 anni. Per chi ne ha meno non sono richiesti documenti.

Il Super Green Pass è necessario anche per partecipare ad attività ed eventi culturali ma anche a convegni, congressi e fiere anche all’aperto. Stessa cosa vale per sale da ballo e discoteche, feste di qualunque tipo, accesso a centri benessere e termali, anche all’aperto salvo che non ci siano necessità terapeutiche certificate. Non basta il tampone anche per entrare nei parchi di divertimento, nei centri culturali, sociali e ricreativi anche all’aperto, nelle sale gioco e scommesse.

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