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L’ avevano agganciato inviandogli un sms con il logo di Poste italiane, comunicando una presunta anomalia sul suo conto corrente. Poi l’avevano contattato telefonicamente: fingendosi addetti aziendali, gli avevano “estorto” i codici del conto e avevano eseguito una serie di operazioni a sua insaputa, riscuotendo 18.039