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Udine, Mattarella nella scuola dello studente morto in azienda: “La sicurezza sul lavoro è un diritto”

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“La sicurezza nei luoghi di lavoro è un diritto, una necessità; assicurarla è un dovere inderogabile. Questa esigenza fondamentale sarà al centro della cerimonia di dopodomani, Primo Maggio, al Quirinale”. Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nel suo intervento all’Istituto Bearzi di Udine alla cerimonia in ricordo di Lorenzo Parelli, morto nel suo ultimo giorno di stage.

Lorenzo Parelli  

“Io sono qui anzitutto – spiega Mattarella  – per esprimere la mia vicinanza e la mia partecipazione all’immenso e insanabile dolore dei genitori, della sorella, degli amici e dei compagni di Lorenzo. È una ferita profonda che interroga l’intera comunità, a cominciare da quella scolastica di cui era parte, dai ragazzi e dagli insegnanti del suo corso di formazione professionale”.

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“La natura del suo percorso formativo lo aveva portato in azienda. Ma è accaduto quel che non può accadere, quel che non deve accadere”. Per Mattarella “la morte di un ragazzo, di un giovane uomo, con il dolore lancinante e incancellabile che l’accompagna ci interroga affinché non si debbano più piangere morti assurde sul lavoro”.

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Per questo motivo “quest’anno anticipiamo qui la celebrazione della Giornata del Lavoro, in omaggio a Lorenzo e a tutti coloro che hanno perso la vita sui luoghi di lavoro, affinché si manifesti con piena chiarezza che non si tratta di una ricorrenza rituale, astratta, ma di un’occasione di richiamo e riflessione concreta sulle condizioni del diritto costituzionale al lavoro. Il valore del lavoro, per voi giovani, e per chiunque, non può essere associato al rischio, alla dimensione della morte. La sicurezza sul lavoro si trova alle fondamenta della sicurezza sociale, cioè del valore fondante di una società contemporanea”.

“Con la presenza del presidente Mattarella qui a Udine per ricordare Lorenzo c’è stata la sua vicinanza alla nostra vicenda e un impegno forte per la sicurezza, e credo che in nome di Lorenzo il futuro sia in questo senso da riscrivere” hanno aggiunto Dino Parelli e Maria Elena Dentesano, i genitori del 18enne Lorenzo Parelli, morto il 21 gennaio scorso all’ultimo giorno di stage. I genitori hanno incontrato il presidente Mattarella all’Istituto Bearzi di Udine, che il giovane frequentava.

“Resta privato quando ci siamo detti nell’incontro con il presidente, ma l’obiettivo di una maggiore sicurezza è condiviso, da Mattarella, e questo lo ha espresso con molta chiarezza”, ha specificato il papà, Dino. La sorella di Lorenzo, Valentina, ha raccontato a margine che “l’incontro è stato molto emozionante, e il presidente è stato molto corretto nel ricordare mio fratello e tutti gli studenti che seguono questo percorso di studi. Siamo qui per Lorenzo – ha concluso – e vogliamo fare in modo che né lui, né l’impegno per la sicurezza vengano mai dimenticati”.

Anche Matteo Lorenzon, compagno di classe di Lorenzo Parelli, studente 18enne dell’Istituto salesiano Bearzi di Udine, morto il 21 gennaio per un incidente all’ultimo giorno di stage in azienda, ha ricordato l’amico oggi nell’incontro con Mattarella: “Di Lorenzo dico che continuiamo a ricordarlo per le sue battute e la sua passione, tanto che ci diceva sempre che gli piaceva di più la parte operativa e laboratoriale. Noi lavoriamo con macchinari a controllo numerico e il bello è che possiamo sperimentare con le mani quello che studiamo a livello teorico in classe”.

Parlando ancora di Lorenzo, Matteo ha aggiunto: “Ho avuto la possibilità di conoscerlo solo quest’anno, ma il tempo passato insieme è bastato per capire la bellissima persona che era: aveva sempre voglia di imparare, era sempre pronto a darti una mano, era molto allegro e scherzoso”

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