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Un caso le parole di Berlusconi su Putin. “Letta: “Scandaloso, legittima Mosca”. Calenda: “Si vergogni e chieda scusa”

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“Riferivo parole di altri, io contrario ad aggressione Kiev”, così Silvio Berlusconi prova a chiarire la sua posizione su Putin e Zelensky. Ma le precisazioni non sono bastate a evitare le polemiche. Quanto detto ieri sera a Porta a porta – “Putin doveva solo sostituire con un governo di persone perbene il governo di Zelensky” – ha scatenato un vero e proprio caso politico, nell’ultimo giorno di campagna elettorale, a due giorni dal voto. Così se l’Ue si trincera dietro a un “no comment” carico di significati (e accompagnato da un sorriso del suo portavoce), se il leader della Lega Matteo Salvini chiede di non essere costretto a interpretare il pensiero del Cavaliere, sono il centrosinistra e il Terzo Polo a dare fuoco alle polveri.

Per il segretario PdEnrico LettaBerlusconi “legittima Putin”. “È una frase grave, scandalosa, ha detto una cosa a cui crede. E questo è il concetto di ‘perbenè che ha Berlusconi. Se vincessero loro domenica sera, Putin brinderebbe. Si autorizza ad andare con i carri armati nel paese vicino”, così Letta che non si capacita del fatto che non “ci sia una ribellione” contro “una frase liberticida e antidemocratica”. Quella di Berlusconi è una posizione “inaccettabile, grottesca e pericolosa per il nostro Paese”, ha commentato l’alleato demBenedetto Della Vedova, segretario di +Europa.

Anche il Terzo Polo all’attacco. Per il leader di Azione, Carlo Calenda, Berlusconi deve vergognarsi e scusarsi. “Queste sono le tue ‘persone perbene’? Berlusconi. Vergognati. E scusati. Altro che moderato ed europeista. Con Putin e i suoi aguzzini”, twitta, mentre dal suo campo si alza la voce della transfuga Mara Carfagna, “sempre più convinta che sia stata una cosa giusta” lasciare Forza Italia il cui leader ha pronunciato “una frase molto grave”. “Il sostegno di alcuni partiti alla politica estera del Governo Draghi era un sostegno solo di facciata”, aggiunge la ministra del Sud e dellla Coesione. Ancora più tagliente il giudizio dell’esponente di Azione, altro ex forzista, Osvaldo Napoli: “Ho sentito come tutti le frasi deliranti pronunciate dal presidente Berlusconi in collegamento con Porta a porta. Più che indignarmi con lui, sono indignato con quella corte di incapaci e profittatori che lo circonda e lo costringe, lui ormai stanco e con una lucidità ridotta, a dire le idiozie che ha detto”.

Insomma, a poco sembra servire la condanna di Mosca da parte del vicepresidente FI Antonio Tajani, né il tweet dall’account ufficiale di Berlusconi: “Bastava vedere tutta l’intervista, non solo una frase estrapolata, eccessivamente semplificata, per capire quale sia il mio pensiero, che è noto da tempo. L’aggressione all’Ucraina è ingiustificabile e inaccettabile, la posizione di FI chiara: saremo sempre con l’Ue e con la Nato”. Dello stesso tenore il Ppe secondo cui “la posizione di Forza Italia è chiarissima: a supporto dell’Ucraina nella lotta contro la guerra illegale della Russia”.

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