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Una testa di maiale, infilata su una picca, piantata su un’aiuola a una cinquantina di metri dalla stele che ricorda l’omicidio del commissario Luigi Calabresi. Il cippo, a sua volta, deturpato da macchie di quella che appare come una sostanza oleosa, o forse liquido infiammabile.
Segnalato da numerosi passanti tra via Giotto e via Cherubini a Milano, l’episodio è ora al vaglio dei poliziotti della Digos che, insieme ai colleghi delle Volanti, stanno sentendo numerosi residenti della zona, a due passi da corso Vercelli, dove il funzionario dell’Ufficio Politico venne ucciso a colpi di pistola il 17 maggio 1972, appena uscito di casa, mentre stava per prendere la sua Fiat Cinquecento per andare in Questura.
La polizia locale ha riferito che domenica mattina intorno alle 6 in quel punto c’è stato un incidente d’auto, non si può escludere quindi che la sostanza oleosa sia quel che resta dell’incidente. Nè accanto alla testa di maiale – alla quale sono stati collegati alcuni fili elettrici e che è stata fatta ritrovare su una picca, arma rudimentale fatta con un bastone di legno e una punta – nè sul cippo commerativo sono state lasciate scritte o volantini di rivendicazione del gesto.Circostanza che non fa escludere al momento, tra le ipotesi investigative, che l’avvertimento (o il macabro scherzo) possa avere altri destinatari. Ma la vicinanza con uno dei luoghi simbolo degli anni di piombo milanesi, al momento, appare molto di più di una coincidenza.