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Valditara e i nuovi programmi per elementari e medie: “Latino, Bibbia e poesie a memoria”

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“Abbiamo disegnato il cammino di bambini e adolescenti dai 3 ai 14 anni, insomma il percorso dall’infanzia alle medie. Ma stiamo lavorando anche per le superiori. E introduciamo molte innovazioni. Cominciando dall’italiano. Ma non solo: verrà reintrodotta la possibilità di inserire il latino nel curricolo a partire dalla seconda media, verrà abolita la geostoria nelle superiori e ridata centralità alla narrazione di quel che è accaduto nella nostra penisola dai tempi antichi fino a oggi”. Così il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, in un’intervista a Il Giornale sulle nuove indicazioni per la scuola che saranno “pronte per fine marzo, così da entrare in vigore con l’anno scolastico 2026/27”

“La storia senza ideologie”

Con la nuova riforma il latino torna ad assumere un ruolo strategico e smette di essere materia extracurricolare, resterà a scelta delle famiglie ma diventerà curricolare con un’ora a settimana dalla seconda media. “Fra le tante novità – dice ancora Valditara -, sin dalla prima elementare avvicineremo i bambini alla musica, alla sua comprensione, alla civiltà musicale”. Il ministro inoltre aggiunge: “Aboliamo la geostoria. La storia diventa la scienza degli uomini nel tempo. L’idea è di sviluppare questa disciplina come una grande narrazione, senza caricarla di sovrastrutture ideologiche, privilegiando inoltre la storia d’Italia, dell’Europa, dell’Occidente. Di più, nella scuola primaria l’insegnamento verterà anche sullo studio del nostro patrimonio storico. Negli ultimi due anni, in particolare l’attenzione si concentrerà sui popoli italici, le origini e le vicende dell’antica Grecia e di Roma, le loro civiltà, i primi secoli del Cristianesimo”. Verrà anche incoraggiata la lettura di testi dell’epica classica ma anche della Bibbia per rafforzare le conoscenze delle radici della nostra cultura.

“Le poesie a memoria”

L’idea è di ritornare a imparare le poesie a memoria: “Dobbiamo riprendere questa grande scuola della memoria, con testi più semplici all’inizio come filastrocche e scioglilingua e altro. Alle elementari i primi accenni di epica classica, mitologia greca e orientale ma anche saghe nordiche. La cultura della regola inizia dallo studio della grammatica. Siamo molto concreti e cerchiamo di rimediare alla “sindrome italiana” descritta dal Censis secondo cui il 41,1% degli italiani crede che Gabriele D’Annunzio sia l’autore dell’Infinito”.

 

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