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Venezia finisce sott’acqua ma il Mose non si attiva. Scatta la polemica per sirene fuori uso e assenza delle passerelle

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A Venezia ieri si è rivista l’acqua alta che, dopo un allarme che dava una massima a 105 centimetri sul medio mare, si è invece fermata a 99 centimetri alle 13.30.

Tanto è bastato, comunque, per riproporre Piazza San Marco invasa dall’acqua, per la gioia di curiosi e turisti e il disagio di negozianti e residenti. Vista la quota prevista, non è stato attivato il sistema Mose, che viene alzato a partire dai 120 centimetri, e così sono tornate a suonare le sirene d’allarme, evento che non accadeva da tempo, per informare i cittadini, ai quali comunque viene inviato un sms quando il fenomeno può interessare i piani terra.

Acqua record a Venezia, ma il Mose non è la soluzione. “Il sollevamento continuo mette a rischio l’ecosistema. Serve un nuovo modello per la Laguna”

di Vera Mantengoli

03 Maggio 2024

Vista la stagione, proprio alcune sirene non erano in funzione perché sotto manutenzione, così come non erano presenti le passerelle in legno che, secondo regolamento, saranno a disposizione dal 15 settembre.

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03 Maggio 2024

In passato è successo che il Mose venisse attivato anche a livelli inferiori di quelli previsti. Ma ieri no. Risultato? La chiusura di alcuni locali sommersi dall’acqua e turisti con i piedi in ammollo. Sì perché San Marco è la parte più basse della città, quindi è la prima ad allagarsi. E ieri, senza le passerelle, non c’è stato modo di rimanere all’asciutto.

Il Mose è stato realizzato “per proteggere Venezia e la sua laguna dalle maree eccezionali: la quota attualmente in vigore per azionare le barriere è di 120 centimetri, dal prossimo autunno l’indicazione della cabina di regia, alla quale partecipano anche il prefetto e il comune di Venezia, è di sollevare il Mose in presenza di una soglia di marea a 110 centimetri”. Lo ha annunciato annuncia il commissario straordinario per il Mose Elisabetta Spitz.

“A questo proposito la prossima settimana si riunirà il Cta (Comitato tecnico amministrativo) per approvare le procedure di sollevamento a 110 centimetri – sottolinea Spitz – che saranno integrate con l’entrata in funzione delle conche di navigazione di Malamocco e di Chioggia”.

Per quanto riguarda le maree medio basse, come quelle registrate in questi giorni, conclude il commissario, “gli enti competenti stanno realizzando le opere complementari al Mose che, una volta terminate, consentiranno di proteggere anche le parti più basse della città”.

 

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