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The Migrant Child di Banksy sarà rimosso dalla facciata del palazzo San Pantalon e spostato per salvare quel che rimane. Proprio ieri, lunedì 20 gennaio, sono infatti iniziati i lavori per mettere in sicurezza l’edificio e trasformarlo in street art, preservando l’opera dell’artista inglese che raffigura il bambino con la torcia rossa in mano sopravvissuto al naufragio. A decidere l’intervento è stata Banca Ifis, proprietaria appunto del palazzo, come unico modo per salvaguardare il murale che Banksy realizzò la notte dell’8 maggio 2019 e finita anche al centro di una inchiesta giudiziaria perché realizzata senza autorizzazione.
I lavori
Ad aggiudicarsi la gara, lo Studio Zaha Hadid Architectures che porterà avanti il progetto con il supporto della Soprintendenza del ministero della Cultura, del Comune di Venezia e della Regione Veneto. Per cominciare si rimuoverà la quantità di detriti e oggetti nei locali del palazzo che si affaccia su Rio de Ca’ Foscari. «Questo ponte su Banksy, oggi, lo mettiamo noi di Banca Ifis», aveva detto al momento dell’acquisto del palazzo Ernesto Fürstenberg Fassio, presidente di Banca Ifis, accogliendo l’appello dell’allora sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi.
Conservare l’arte
«L’intervento di conservazione e di restauro di un’opera d’arte pubblica diventa ancor più importante per la conservazione del contenuto di comunicazione che l’artista vuole veicolare — precisa —. Così come Banksy ha creato un linguaggio nuovo che arriva dritto al cuore e alla mente dei ragazzi e di tutti noi, noi abbiamo la responsabilità nella collaborazione tra istituzioni pubbliche e private di conservare arte e cultura a Venezia». Non potendo contattare l’artista, la valutazione di conservare l’opera è ricaduta appunto sui proprietari del palazzo.