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Incivili e imprudenti. Questo sono i turisti che appaiono nel video postato sul profilo Facebook del Parco nazionale d’Abruzzo e Molise, immortalati mentre compiono acrobazie e imprudenze pur di farsi un selfie vicino alla cascata, nonostante i cartelli che vietano di accedere all’area protetta.
“Già in passato avevamo affrontato questo tema solo apparentemente semplice. La mission primaria delle aree protette è la conservazione della biodiversità, e delle sue componenti: specie minacciate ed ecosistemi”, inizia così il lungo post. “Le regole non sono contro di noi, ma sono per noi. Regole che se anche non comprendiamo al primo istante non è detto che per questo siano “sbagliate” o peggio “esagerate”. Un’area protetta è un ‘capitale’ che contribuisce a sostenere la vita del genere umano su questo pianeta, ora e per le future generazioni”.
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In particolare vengono bacchettati, giustamente, i turisti che si sentono al di sopra delle regole e delle leggi: “Se si pensa che una foto fuori sentiero, magari vicino o dentro alla cascata, è particolarmente bella, la si realizza senza chiedersi minimamente il perché qualcuno ha apposto un cartello che riporta: ‘è severamente vietato oltrepassare la staccionata’, tutto questo, ovviamente, in barba alle tante persone che quel limite lo rispettano. Inoltre, non ci si preoccupa minimamente dell’aver violato una regola, ma piuttosto si racconta presto il gesto sui social. Le immagini del video, raccolte tra le tantissime che sono circolate ad agosto sui social, mostrano come molte persone, in barba ai cartelli che vietano di oltrepassare la staccionata, in Camosciara, l’hanno scavalcata e hanno avuto il coraggio di immortalare senza nessun imbarazzo e/o timore quei momenti di alta (in)civiltà!”