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Nel corso del convegno “Violenza di genere: nuove acquisizioni di scienza e diritto”, l’assessore alla Sanità e al Sociale del Veneto, Manuela Lanzarin, ha ribadito l’impegno trasversale della Regione nel contrasto alla violenza di genere in Veneto, un fenomeno purtroppo in costante crescita.
Rete antiviolenza in crescita: 7.200 contatti nel 2023
“I contatti ricevuti dai centri antiviolenza nel 2023 sono stati quasi 7.200, contro i 6.009 del 2022. Le donne prese in carico sono passate da 3.325 a 3.628. Sono stati effettuati circa 1.500 interventi nei Pronto Soccorso”, ha dichiarato Lanzarin, sottolineando come i numeri parlino chiaro e impongano un’azione continua e coordinata.
La rete antiviolenza della Regione del Veneto comprende oggi 25 Centri Antiviolenza (CAV), 32 sportelli e 37 case rifugio, in sinergia con 9 Aziende Sanitarie, Forze dell’Ordine, Magistratura e associazioni del territorio.
“Diventa fondamentale tenere alta l’attenzione sulla violenza di genere e proseguire nelle attività di informazione e sensibilizzazione affinché siano coinvolti tutti i soggetti interessati dal fenomeno”, ha spiegato Lanzarin.
Formazione, prevenzione e supporto concreto alle vittime
La Regione del Veneto ha introdotto importanti novità anche sul piano legislativo e formativo. Dal 2013 esiste una legge regionale pionieristica, che ha permesso la costruzione di una rete diffusa in tutte le province. L’assessore Lanzarin ha ricordato anche le azioni più recenti:
L’attivazione di 4 sportelli antiviolenza nelle Università pubbliche del Veneto (Ca’ Foscari, IUAV, Università di Verona e di Padova).
Il sostegno a 10 centri per uomini autori di violenza (CUAV), riconosciuti ufficialmente con un elenco regionale nel novembre 2024.
Formazione specifica per il personale sanitario, soprattutto nei Pronto Soccorso, per garantire un’accoglienza rispettosa e riservata alle vittime.
Corsi di educazione all’affettività nelle scuole di ogni ordine e grado.
Campagne di comunicazione e sensibilizzazione rivolte alla cittadinanza.
Ticket gratuito, Osservatorio regionale e nuovi protocolli
Nel 2024, la Regione ha approvato una misura importante: l’esenzione dal ticket sanitario per le donne vittime di violenza, già inserite in percorsi protetti all’interno delle strutture ospedaliere regionali.
Inoltre, è stato istituito l’Osservatorio regionale contro la violenza di genere, che lavorerà insieme al tavolo regionale per la programmazione e la definizione dei protocolli territoriali. Tra questi, il progetto “SOS violenza”, centrato su iniziative di formazione continua.
“Fondamentale – ha aggiunto Lanzarin – è riuscire poi a dare una nuova prospettiva alle donne vittime di violenza, assicurando autonomia economica, indipendenza lavorativa, sicurezza abitativa”.
Un impegno corale per un cambiamento culturale
Il convegno, organizzato da ULSS 3 Serenissima e ospitato all’Ospedale dell’Angelo di Mestre, rappresenta un momento di riflessione e confronto tra esperti di diversi ambiti – medicina, psicologia, sociologia e diritto – per aggiornare gli strumenti di contrasto alla violenza di genere in Veneto.
L’approccio multidisciplinare e l’impegno trasversale tra istituzioni, forze dell’ordine, sanità e terzo settore, dimostrano come solo un’azione condivisa possa produrre cambiamenti duraturi nel tempo.
L’articolo Violenza di genere in Veneto: rete antiviolenza potenziata e nuove misure regionali proviene da Di Salute.