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ROMA – “Ma Paola Egonu lascia l’Italia?” È la domanda che Sergio Mattarella rivolge ai vertici del volley femminile, mentre gli vanno incontro, oggi pomeriggio, al PalaLottomatica. La fuoriclasse pare intenzionata a trasferirsi in Turchia e Mattarella vuole sapere come andrà a finire. E lui, il Presidente, alla fine, invece che farà? Ci ripenserà, visto l’infuriare della pandemia?
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di Tommaso Ciriaco 05 Gennaio 2022
Glielo chiedono il bis, naturalmente. E lui risponde divertito: “Eh, ci vorrebbero due coppe”. Possibile traduzione: è una cosa impossibile, di scudetto ce n’è uno solo, io la mia coppa l’ho già presa. La Costituzione prevede notoriamente, nella interpretazione del Capo dello Stato, un solo mandato. Anche i 220 mila contagi non gli fanno cambiare idea. Chissà però come sarà l’umore del Paese, quando si andrà al voto per eleggere il suo successore, il 24 gennaio. Nessuno può saperlo. Nemmeno al Quirinale. I numeri della quarta ondata mettono paura.
Il presidente Mattarella al palazzetto dello Sport di Roma
In un’Italia disorientata, Mattarella ha voluto dare un segnale di normalità, presenziando alla finale di Coppa Italia di pallavolo femminile, tra Novara e Imoco Conegliano, vinta dai veneti in rimonta per 3-2. E sulle tribune i 3.230 spettatori presenti lo hanno accolto con un grande applauso quando si è affacciato dalla sua postazione e lo hanno congedato con un’ovazione nel momento in cui si è presentato in campo, dopo la partita, per premiare le due squadre. Il Capo dello Stato ha consegnato la Coppa Italia nelle mani della capitana Joanna Wolosz, che a sua volta ha regalato al Presidente una maglia rosa personalizzata del distretto del Prosecco. A quel punto sono partite le note di We Are the Champions, il lungo applauso del pubblico è stato ricambiato da Mattarella con saluti verso le tribune.
È stata la sua ultima uscita in mezzo alla gente nel giorno in cui ricorrono i 42 anni dalla uccisione di Piersanti Mattarella, il fratello del Presidente, ricordato a Palermo. Gli uomini della cupola mafiosa, tra cui Totò Riina e Bernardo Provenzano, sono stati condannati come mandanti. Il sicario non è mai stato individuato.
Il mandato, dunque, scade il 3 febbraio. E prima restano un incontro con l’astronauta Samantha Cristoforetti e poi il 21 gennaio l’inaugurazione dell’anno giudiziario, l’ultimo atto in assoluto. In teoria. Per dopo non ha preso impegni. Farà il senatore a vita. E vuol recuperare le amicizie perdute.
Quando è arrivato ha trovato ad attenderlo il numero uno del Coni Giovanni Malagò, quello della Fipav Giuseppe Manfredi e il presidente della Lega Volley femminile Mauro Fabris. Suor Giovanna Saporiti, la religiosa patron di Novara gli ha regalato la maglia di Cristina Chirichella, il capitano.
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Mattarella è un appassionato di volley. Conosce lo sport nelle sue pieghe tecniche. Ha ricevuto due volte la nazionale femminile al Quirinale, l’ultima volta il 27 settembre dopo la vittoria agli Europei, quando ha accolto anche i campioni uomini. “Mi piace perché non ci sono pause”, ha spiegato oggi. “È uno sport intelligente”. E proprio in virtù di questa passione alla fine dei set gli hanno fatto avere i fogli statistici della sfida.
Sua nipote Costanza gioca a volley e ciò ha reso l’amore per la pallavolo ancora più forte. A Mattarella hanno invece donato la maglia di Paola Egonu e di Novara. Gli è stato consegnato anche il pallone d’oro che viene dato alla migliore in campo a fine partita. “Lei ha fatto tanto per il Paese”, gli ha detto Consuelo Mangifesta, capo comunicazione della federazione, ed ex campionessa. “Ma no”, si è schermito Mattarella. “Non credo di meritare tutto questo”.